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Do we prefer a painting made

by a human being or one made by artificial intelligence?


2019

ArtVerona - Verona (IT)

Con la collaborazione scientifica di BrainSigns

Do we prefer a painting made by human being or one made by artificial intelligence_ i10 Sp

I risultati di questo esperimento sono stati pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Computers in Human Behaviour:

Chiarella, S. G.,  Torromino, G., Gagliardi, D. M., Rossi, D., Babiloni, F., Cartocci, G. (2022). Investigating the negative bias towards artificial intelligence: Effects of prior assignment of AI-authorship on the aesthetic appreciation of abstract paintings, Computers

in Human Behaviour, Volume 137, December, https://doi.org/10.1016/j.chb.2022.107406

Negli ultimi anni, la creatività e la creazione artistica, intese come caratteristiche peculiari degli esseri umani, sono state messe alla prova dall’avanzamento delle intelligenze artificiali. Alla luce del crescente interesse verso queste tecnologie anche in campo artistico, ci siamo chiesti qual è la reazione del fruitore di fronte a un’opera d’arte creata

da un’intelligenza artificiale? Quanto ci lasciamo influenzare

dal sapere a priori che l’opera che stiamo guardando è stata fatta da un’intelligenza artificiale? 

Per rispondere a questa domanda abbiamo condotto

un esperimento nel contesto ecologico della fiera d’arte ArtVerona 2019 esponendo due quadri astratti, entrambi creati da un artista umano, ma dichiarando ai visitatori, prima di mostrare le opere, che una era stata fatta da un umano

e una da un’intelligenza artificiale. Durante l’osservazione dei quadri veniva misurata l’attivazione implicita (battito cardiaco e conduttanza cutanea) dei partecipanti, mentre, dopo l’osservazione di ciascun opera, essi indicavano esplicitamente quanto gli fosse piaciuta l’opera.

I risultati dell’esperimento hanno mostrato che i giudizi

di piacevolezza erano mediamente più bassi per l’opera dichiarata come fatta da un’intelligenza artificiale, e anche che le risposte fisiologiche dei partecipanti venivano influenzate da questa manipolazione della dichiarazione

di autorialità.

I risultati di questo studio dimostrano che esiste

un pregiudizio negativo nei confronti delle opere d’arte associate alle intelligenze artificiali. Inoltre, avvalorano l’importanza del ruolo dell’elaborazione top-down nella relazione con l’opera d’arte e implementano quelli di altri ricercatori e studiosi che già avevano suggerito che le informazioni contestuali che abbiamo a disposizione sono fattori in grado di influenzare l’esperienza estetica. 

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