Senza volontà espressiva, senza premeditazione, queste sono alcune delle motivazioni che hanno portato all’allestimento

di Senza, mostra personale di Marco Marini.

Alle pareti sono allestiti venti disegni di grandi dimensioni realizzati da Marini senza il controllo della vista.

Le opere si presentano come costellazioni di segni senza direzione interpretativa, senza orientamento dell’immagine e senza arbitrio decisionale. Senza presenta tutte le tavole originate dall’atto performativo Ossessioni (2020).

La mostra si inserisce all’interno del percorso di ricerca intrapreso negli ultimi 10 anni da Marini nell’ambito della pratica sperimentale non espressiva. 

Marini sviluppa nuove strategie al fine di eludere la raffigurazione, in virtù di una mimesi della realtà interna, emotiva e passionale

del soggetto che compie il gesto.

La ricerca pone nuovi interrogativi in merito alle qualità intrinseche della gestualità, non più vincolata ad una mera rappresentazione della realtà, piuttosto alla vita stessa.